Il momento più interessante è stato l'assaggio del pecorino prodotto con il caglio vegetale ed in particolare con il caglio prodotto dalla carlina (Carlina acaulis e Carlina acanthifolia), un bellissimo cardo spontaneo della zona il cui uso era stato praticamente dimenticato. È possibile ottenere così formaggi particolarmente delicati e cremosi e per questo ancora più piacevoli senza dover ricorrere al caglio animale o al caglio microbico.
La giornata è proseguita con il pranzo, naturalmente a base di formaggi freschi, stagionati e ricotta.
Queste iniziative, organizzate e promosse da Gigaro88, rientrano negli obiettivi statutari; in questo momento di crisi, non solo economica ma anche ideologica, riscoprire il nostro territorio, i nostri usi e tradizioni non può che far bene a un tessuto economico e sociale distrutto e da ricomporre.
Il prof. Di Lorenzo spiega l'utilizzo della Carlina come caglio vegetale |
La cagliata pronta, appena rotta |